Individuare un’allergia ai profumi non è facile per nessuno,
specialmente per una persona come me che lavora nel
campo cosmetico.
In effetti, poco tempo fa è stato confermato, grazie al patch test, che i profumi
e i conservanti sono i principali apteni responsabili della mia dermatite
allergica da contatto.
Per scoprire gli allergeni più comuni, in Italia viene eseguito solitamente il
patch test, ovvero un test allergologico che consiste nel applicazione sulla
schiena dei cerotti con piccole quantità delle sostanze da testare (apteni).
I piccoli patch vanno tenuti per 48 h, tempo in cui non si può sudare o
bagnare la pelle per non rischiare di staccare i cerotti. Io personalmente ho
iniziato ad avvertire fastidio e prurito a livello del dorso sino dalle prime ore
del test, ancora adesso dopo dieci giorni sto avendo un prurito di modesta
intensità.
In seguito allo staccamento dei cerotti, posso dire che la mia schiena faceva
impressione esattamente come l’immagine di un film horror.
In conclusione il patch test mi ha fatto capire nero su bianco che devo stare
attenta a sei allergeni della serie SIDAPA (Società Italiana di Dermatologia
Allergologica Professionale e Ambientale).
Adesso che ho identificato le sostanze che mi hanno causato la reazione
allergica da contatto, ho cambiato stile di vita. I tantissimi prodotti che usavo
solitamente per la cura della persona e per la cura della casa, sono diventati
senza profumo, senza conservanti e gli acquisto qui e qui.
La dermatite allergica da contatto è una reazione immunitaria molto diffusa
negli ultimi anni e purtroppo le previsioni sono che gli apteni ( potenziali
allergizzanti) saranno in aumento.
Qualcuno di voi ha dovuto rivoluzionare la propria vita in seguito
a un allergia?
